Il mondo dei videogames e...

mercoledì 30 aprile 2008

Il gioco che sarà... Alien: Colonial Marines


"Nello spazio nessuno può sentirti urlare!". Così recitava la frase sulle locandine del film della quadrilogia di Alien , cioè una delle saghe di films più amate in assoluto, e che sembra non giungere (magari non vogliono far giungere) mai a termine.
Aliens: Colonial Marines è un nuovo sparatutto in prima persona (FPS) ultima fatica della Electronic Arts che uscirà, con molta probabiltà, a novembre di quet'anno su console next-generation e su PC. Qusto titolo già fa parlare di se in quanto si spera possa essere un capolavoro. La trama si rifà al terzo film della serie con il quale "viaggerà" parallelamente e in alcuni punti si dovrebbe incrociare (probabilmente) ad esso rendendo la storia più interessante e completa, dove ci saranno colpi di scena che la renderanno entusiasmante e degna del primo film. Il personaggio che andremo ad interpretare sarà un soldato che, a capo di un gruppo di Marines, viene mandato su un pianeta nello spazio profondo, per investigare sulla scomparsa di un team, che scopriremo esserestato ucciso dagli alieni (ma va??). Nella squadra al nostro comando non ci saranno solo uomini veterani di combattimenti, ma anche giovani reclute che hanno da poco terminato il loro addestramento (e che agli inizi ci faranno innervosire dandosi alla fuga appena avvistano il nemico); questi ultimi creeranno non pochi problemi nello svolgimento della missione (un fattore positivo è che possono essere utili per aggirare ostacoli o per risolvere enigmi).Per quanto riguarda va agli alieni va detto che, oltre ad essere ben caratterizzati, saranno pronti ad attaccare in qualsiasi momento, soprattutto quando uno meno se lo aspetta, magari in un momento del gioco in cui c'è la calma più totale oppure in zone dove nessuno se li aspetta. Questa particolarità rende il gioco più eccitante. Per quanto riuarda le ambientazioni possiamo dire che saranno curate con un dettaglio grafico da urlo i giochi luce saranno talmente curate da sembrare vere, insieme, inoltre, alla caratterizzazione dei personaggi e degli alieni (quindi una cura maniacale dei dettagli e degli effetti).Un punto a sfavore, purtroppo, va attribuito alla longevità del gioco con un gameplay breve (ma, fino alla data di uscita è probabile che questo aspetto possa essere riveduto e ampliato).Dunque teniamoci pronti per quest'altro grande sparatutto in procinto di arrivare nelle nostre case e che magari, perchè no, possa fregiarsi del titolo di miglior FPS in circolazione.

Le armi a nostra disposizione sono tante e molte sono quelle riprodotte nelle pellicole (il lanciafiamme non vi dice nulla?...)

image from: GameCollision.com

martedì 29 aprile 2008

Blacksite: Area 51

Blacksite: Area 51 è il nuovissimo sparatutto della Midway che ci fa vestire i panni di un soldato americano che viene mandato in Iraq (ma guarda un po'!?) per investigare su presunti traffici di armi di distruzione di massa (riguarda un po'!?). Il gameplay del gioco presenta alcuni difetti non proprio trascurabili ma, al tempo stesso, è immediato e semplice. Uno dei punti a favore è la varietà delle armi messe a disposizione e che ciascuna di esse riesce a farci provare una sensazione di combattimento diversa. Una particolarità del gioco è che possiamo comandare il team di cui facciamo parte pemendo un solo tasto in modo da poter affrontare i combattimenti sfruttando anche strategie di attacco, o l'interazione con alcuni oggetti. Questo aspetto della meccanica di gioco rappresenterà una buona fonte di interesse che spingerà qualsiasi giocatore a provare costantemente nuove tattiche. Tutto ciò, però, si annulla se si passa ad analizzare il fattore intelligenza artificiale (I.A.) in quanto i vostri compagni, una volta dati degli ordini, partono e si gettano tra le braccia degli alieni, oppure si fermano mentre si trovano sotto una pioggia di proiettili; tale concetto vale pure per i nemici che a volte sembrano davvero forti ed intelligenti, ma altre sono talmente stupidi e idioti...
Un'altra particolarità di questo gioco è il morale della vostra squadra: difatti più vi date da fare e più i vostri compagni eseguiranno più velocemente gli ordini ma, di contro, più vi nascondente e non fate nulla, più il morale del vostro team si abbassa e in quel caso devrete vedervela voi contro il nemico. Graficamente parlando, Blacksite si attesta su buoni livelli (considerando che è stato proposto anche su console next-generation) con ambientazioni riprodotte e curate nei minimi dettagli, e scenari molto ampi con location ben diverse tra loro, e personaggi ben caratterizzati con animazioni facciali impressionanti. L'audio è particolarmente ben caratterizzato, sia per gli effetti sonori che per le musiche di sottofondo durante i combattimenti o gli intermezzi. Una cosa... essendo un titolo di ultima generazione necessita di PC sufficientemente performanti con un buon comparto hardware.

Alcuni screen del gioco...


Una delle prime fasi del gioco in una città irachena...





...e durante un attacco alieno...







... che non si sa come va a finire!

lunedì 28 aprile 2008

Retro-computer & retro-games: il Commodore 64


Il Commodore 64 (C64) era (oppure E'... dipendende dal lato di come la si vede) una macchina multifunzionale che comprendeva un immenso parco di videogames e di utilità che nessun’altro home computer del periodo riuscì ad eguagliare. All’inizio nacque come strumento per lavorare ma pian piano si trasformò in quella che viene ritenuta tutt’ora come la migliore macchina di divertimento per i giovani e i meno giovani. Nato nel 1982 il C64 si presentava, solo visivamente, come il suo predecessore VIC-20 ma all’interno aveva una tecnologia hardware che puntava a sbaragliare la concorrenza (all’epoca il rivale per eccellenza era l’Atari). Inizialmente i programmi e i giochi, soprattutto questi ultimi, venivano caricati tramite il “Datassette Unit” (o periferica C1531), cioè un lettore per cassette, come quelli per ascoltare la musica, e successivamente mediante un “disk-drive” (o periferica C1541) molto più veloce nei caricamenti, più capiente di una normale cassetta, che dava l’opportunità di giocare a titoli complessi e lunghi e, una particolarità dei giochi su disco era che durante i caricamenti venivano inseriti dei mini-giochi o dei “motivi di caricamento” a tema in modo da distrarre i giocatori durante le lunghe attese; dunque chi possedeva tutte e due le periferiche aveva la possibilità di giocare a svariati titoli. Oltre a queste due periferiche ce ne fu anche un’altra che, purtroppo, non ebbe lunga vita: la cartuccia; c’è da dire, anche, che alcuni titoli uscirono solo per questo formato.
Il sonoro del C64 era gestito da un chip chiamato SID, un sintetizzatore a tre canali che riusciva a far godere di una certa fortuna, ed eccezionalità, anche i giochi non al top della qualità (es. Rambo, Miami Vice, ecc.), grazie alla musica, agli effetti speciali e, molte volte, alla colonna sonora.
Con l'avvento delle console a 16 bit il declino è stato inevitabile, ma, a distanza di anni, si legge su alcune riviste specializzate in video games che la casa madre vuole ritornare nel mercato dei computer offrendo al pubblico un PC dedicato esclusivamente al gioco dotato di processori di ultima gnerazione, VGA di ultima generazione configurate in SLI, memorie RAM dual channel, ecc. (insomma quanto di meglio ha da offrire il mercato)... staremo a vedere...

gli screen di alcuni games (solo questi perchè i giochi usciti sono tantissimi):




Turbo Outrun









Rambo





Arkanoid

domenica 27 aprile 2008

Assassin's Creed: Director's Cut Edition (PC)


Finalmente dopo mesi di attesa anche i possessori dei PC possono provare Assassin’s Creed (titolone uscito per le console next-gen) in una edizione speciale, la Director’s Cut Edition, che comprende 4 nuove modalità di raccolta degli indizi, qualche miglioramento grafico e la possibilità di aiutare alcuni cittadini imprigionati dalle guardie che ,se salvati, ci ricompenseranno con nuovi elementi di mimetizzazione per i nostri incarichi. Altra novità è la raccolta delle molte tipologie di bandiere nascoste e disseminate negli angoli più impensabili delle città. Nel gioco impersoneremo Altair, un assassino che, facente parte di una confraternita con lo scopo di eliminare personaggi alquanto "scomodi" per mantenere la pace, viene degradato a causa di una insubordinazione. Per "rimediare" la confraternita ci commissionerà personaggi chiave da assassinare; per arrivare ad ogni personaggio, però, bisogna esplorare ed indagare per poter raccogliere moltissime informazioni sul nostro bersaglio (es. origliare una conversazione, oppure intimidire un malcapitato fino a farlo parlare ed estorcergli, così, importanti informazioni). Il gioco sembra ricordare Prince of Persia, in quanto il personaggio può scalare pareti, la maggior parte delle superfici, per poi arrivare in cima a palazzi e poter ammirare uno splendido panorama. La nostra avventura si sviluppa tra città egregiamente rappresentate (Damasco, Acri e Gerusalemme) che sono la parte "viva" del gioco in quanto sono piene personaggi secondari e di contorno (es. mendicanti, donne con giare, ecc.) ed in più sono state aggiunte fontane, piazze, mercati... il tutto per far sembrare le città più reali sia dal fattore visivo, sia dal fattore storico. Uno dei punti a sfavore è il sistema di controllo del nostro personaggio che, tramite mouse e tastiera, si rivelano fin da subito poco adatti ed è vivamente consigliato un gamepad. Altro punto "dolente" è il gameplay che, dopo le prime missioni, risulta ripetitivo in quanto una volta assassinato il primo obiettivo bisogna rientrare in base, ottenere le nostre ricompense e ripartire per una nuova missione; nonstante ciò Assassin's Creed riesce ad appassionare e a far provare emozioni. Questa versione PC, si rivela un ottimo porting, e se giocato su PC con componenti hardware odierni si può godere di un dettaglio grafico senza precedenti (condiderando che è pronto per le DX10).
Da notare questo panorama dove si può vedere l'ampiezza dell'area di gioco e la riproduzione della città.

sabato 26 aprile 2008

Super Robot Wars


Chi non ha mai voluto giocare con i robottoni, o quantomeno impersonarne i mitici piloti? Con Super Robot Wars (SRW) si può fare! Il titolo dice tutto, aggiungiamo che ci sono i più famosi robot dei cartoni animati giapponesi (Jeeg, Mazinga Z, Grande Mazinga, Gundam, Vultus V, Daimos, Gaiking, e tanti altri... con i rispettivi piloti) ed eccoci travolti da questo gioco di ruolo strategico a turni con visuale isometrica dall'alto, tipico dei giochi giapponesi. SRW è uscito con diversi titoli per svariate console (l'ultima risale all'anno scorso per PSP dove nella storia hanno aggiunto anche Goldrake ) e la maggior parte sono in lingua originale (unica pecca, direi)... ma niente paura perchè dopo i primi minuti di gioco diventa tutto semplice, grazie anche ad una struttura di gioco semplicissima (alla fine si usano solo 2 pulsanti del controller). Nel gioco vestiremo i panni di un pilota di un robot originale, creato appositamente, che deve annientare il cattivo di turno (ad es. la regina Himika del popolo Aniba, acerrima nemica di Jeeg) e viene aiutato dai mitici robot che, muovendoli a turno sulla mappa, li posizioniamo nel modo che reputiamo migliore e cominciamo con "Raggi Gamma", "Scudi Rotanti", "Corda Megaelettronucleare" e chi più ne ha più ne metta, a menare sui nemici. Un'altro fattore importante è l'evoluzione dei robot e dei piloti con i punti esperienza acquisiti alla fine di ogni missione.
In parole povere un gioco, a mio parere, coinvolgente da provare a tutti i costi!
Ecco il video della trasformazione di Jeeg della versione del gioco su PS2.

venerdì 25 aprile 2008

Un viaggio nel passato: DooM II


Correva l'anno 1994 (già sono passati 14 anni?!?) quando sui nostri PC apparve DooM II: Hell on Earth, sparatutto in prima persona (FPS). Questo gioiellino di programmazione è il segutio del primo episodio della serie DooM, che uscito qualche tempo prima, ha dato inizio, insieme a Wolfenstein 3D (e ancor prima Catacomb Abyss) a quello che tuttoggi è uno dei generi di giochi per PC più giocati, cioè l'FPS. La giocabilità non è neanche tanto scomoda, non c'è l'ausilio del mouse (i tasti direzionali per muoversi). I nemici sono numerosi e, anche se non sono definiti e rimangono "spixellosi" (ma uno che pretende da un gioco che gira sotto DOS?) è una "gioia" vederli stramazzare al suolo o essere disintegrati dalle armi più potenti (mai provato ad abbattere uno zombie con il lanciamissili?.. provare per credere!), oppure aspettare che si avvicinavano ai barili per farli esplodere con loro? Un' altra cosa importante da dire è che il gioco è abbastanza lungo e più si va avanti e più diventa "quasi impossibile" finire il livello, con l'aggiunta che bisogna trovare alcune chiavi del colore giusto (se non ricordo male max 3 per ogni livello) per aprire alcun porte. Andando in giro si trovano anche dei piccoli potenziamenti che aiutano, e non poco, nella nostra missione.Che dire... appena lo vidi fu "amore" a prima vista... e chi non ha mai voluto provare il mitico BFG o il fucile a canne mozze su quei cosi? Lo consiglio tantissimo agli appassionati del genere che non lo conoscevano (soprattutto ai giovani), così potranno vedere che un gioco per essere bello non deve solo essere bello graficamente; per chi, come me, lo conosce... beh!... la risposta la conoscete già. ;)







Il lanciamissili, quanti ricordi... il resto immaginatelo voi!! ;)

Frontline: Fuel of War


Nuovo sparatutto in soggettiva (FPS) ambientato in un ipotetico futuro, forse neanche tanto ipotetico, dove la carenza di petrolio provoca una grave crisi a livello mondiale, con le economie che calano a picco, devastazioni ambientali (ci ritroveremo anche nel bel mezzo di un bombardamento nucleare!) e tutto ciò che ne consegue. Impersoneremo un soldato della "Coalizione Occidentale" che, con l'aiuto degli altri membri del gruppo, affronteremo quelli dell'"Alleanza della Stella Rossa". Il gioco, dopo i vari filmati di intermezzo, ci catapulta direttamente nell'azione di combattimento dove si potranno utilizzare svariate armi e mezzi corazzati. Graficamente il gioco si attesta, a mio parere, su livelli molto buoni (considerando l'uscita anche su console new-generation), la giocabilità è molto buona, con missioni ad obiettivi (una cosa... il gioco salva la partita in automatico al raggiungimento dell'obiettivo) e, se si viene colpiti, non bisogna andare in giro a trovare Medi-kit in quanto basta ripararsi dal fuoco nemico e dopo qualche secondo eccoci pronti nuovamente a far "parlare" le nostre armi (comodo, no?).