Il mondo dei videogames e...

venerdì 30 maggio 2008

Grand Theft Auto: San Andreas

Ennesima grande fatica della Rockstar Games, osannato come uno dei più bei giochi per PC e console (PS2 e XboX) dell’anno 2004 e, comunque, della storia videoludica. GRAND THEFT AUTO: SAN ANDREAS (GTA S.Andreas) mira in alto rispetto ali episodi precedenti (“Vice City” e “Liberty City”) e con questa nuovo capitolo della serie fa sul serio e lo fa in grande stile.
Quello che si nota fin da subito è la libertà di movimento e di azione all’interno del gioco, il coinvolgimento nella storia è assicurato data anche la possibilità, durante il gioco, di personalizzare a nostro piacimento il personaggio che andremo ad impersonare.
La storia si sviluppa attorno a Carl Johnson (CJ per gli amici) un ragazzo di colore che cinque anni prima, dopo la morte del fratellino, andò via da Los Santos, la sua città natale, per poi ritornarci dopo aver ricevuto la notizia dell’uccisione della madre avvenuta per mano di un misterioso assassino.
Come altri ragazzi anche CJ frequentava degli amici con i quali aveva formato una piccola banda ma, al suo ritorno, tutto ciò è cambiato dato che altre bande stanno prendendo il sopravvento. Ed è a questo punto che CJ comincia a farsi valere, usando molte volte la violenza, per riacquistare il rispetto perduto e per trovare il responsabile della morte della mamma.
Come se non bastasse dovrà vedersela anche con il poliziotto Frank Tenpenny che, insieme al suo collega Eddie Pulasky, lo accuserà di aver ucciso un suo amico; nota: questi due personaggi, nella versione originale, sono doppiati da Samuel L. Jackson e Chris Penn.
Come giusto che sia cominceremo “da zero”, cioè con pochi soldi, poca influenza su altre persone e con un fisico da acciuga. La prima cosa che viene insegnata è come muoversi, a piedi o con i mezzi, per la città (all’inizio sarà disponibile una BMX), però con l’avanzare del gioco si potranno usare tantissimi mezzi per spostarsi. Durante gli spostamenti si potrà notare la vastità dell’area di gioco che riproduce le tre grandi città di Los Santos, San Fierro e Las Venturas (rispettivamente Los Angeles, San Francisco e Las Vegas), tra le quali c’è l’aperta campagna e anche un’area deserta con una base militare chiamata area 69 (l’odierna area 51).
Il titolo, anche se di azione, si avvicina molto ad un gioco di ruolo (RPG) in quanto molti elementi riconducono a quel modello come, ad esempio, spendere soldi per comprare da mangiare per ripristinare la salute ma, al tempo stesso, evitare di ingrassare facendo attività sportiva in palestra (oppure camminare, pedalare o quant’altro che mette in moto la massa muscolare), si può scegliere il tipo di acconciatura, il tatuaggio o che tipo di abbigliamento indossare. Le missioni possono essere completate con mezzi o armi differenti. Tra una missione e l’altra ci sono filmati di intermezzo che ci faranno capire cosa andremo a fare e anche durante gli spostamenti in auto potremo assistere ai dialoghi, ben fatti, tra i personaggi e molte volte verremo anche contattati sul nostro cellulare. Oltre a ciò è possibile anche trovare una fidanzata con cui fare certe cosucce, oppure abbordare ragazze da strada, caricarle in auto per poi appartarsi e… ;)
Come detto prima il parco mezzi è molto ampio e va dalla singola bicicletta al camion con il rimorchio, fino a pilotare un’aereo di linea. Ogni mezzo ha caratteristiche fisiche e di guida differenti (accelerazione, manovrabilità e velocità). Le vetture sono anche distruttibili, cioè si danneggiano ad ogni urto o colpo subito, scoppiano gli pneumatici, fino a diventare inguidabili e poi saltare in aria (comunque è possibile gettarsi dal veicolo in fiamme mentre è in movimento a discapito di un po’ di energia).
La mappa di gioco è ampia e si impiegherà parecchio tempo per completare al 100% il gioco, circa 150 ore, e ciò ne fa un gioco con una grande longevità (se provate a fare il giro completo, in circolo, dell’intera mappa vedete quanto tempo ci mettete!!).
Durante il gioco potremo entrare in molti edifici tra cui bar e sale giochi dove è possibile giocare, ad esempio a biliardo, e scommettere dei soldi con l’avversario. Ci si può cimentare anche in gare di ballo o gare di auto truccate.
E’ possibile anche rubare mezzi speciali come l’ambulanza (e andare a recuperare pazienti in giro per la città per portarli in ospedale) o il taxi (e portare a destinazione passeggeri in attesa); fare queste missioncine ci farà guadagnare dei soldi extra per ogni obiettivo completato.
In palestra alleneremo ogni parte del nostro corpo fino ad avere un fisico possente; in questo luogo è possibile, anche, imparare nuove mosse e combo per i combattimenti corpo a corpo (la palestra è anche un ottimo deterrente per calare la ciccia che abbiamo in eccesso).
Abbiamo detto che dovremo fronteggiarci con le bande rivali che occupano, ognuna, una determinata zona della città, e completando man mano le missioni, saremo aiutati dai nostri amici anche per delle vere e proprie spedizioni punitive con le quali finiremo per “soffocare” le bande rivali, conquistandone il loro territorio.
La versione programmata per la PS2 è stata la prima ad essere immessa sul mercato videoludico peccando un po’ nel comparto grafico, dato che il motore grafico utilizzato per muovere tutto il mondo di S.Andreas è quello del terzo capitolo della serie; per questo motivo in alcuni punti si perde la fluidità delle immagini dovuta al caricamento dell’immensa mole di poligoni, e a detta dei programmatori, delle limitazioni hardware della console (!?!?!?!?!? ma se hanno tirato fuori titoli come God of War che sfrutta quasi appieno la potenza della PS2, e non è un gioco con pochi poligoni a schermo… mah!).
La versione per l’XboX è stata rilasciata poco dopo presentando un comparto grafico migliorato e più dettagliato con l’aggiunta dell’opzione che ci permette di poter giocare anche su televisori con formato 16:9.
La versione per PC è l’ultima ad essere stata rilasciata e quindi risulta graficamente molto più appagante, rispetto alle versioni per console (anche se qui ci sono delle incertezze), dove si notano netti miglioramenti visivi e di framerate. Altra cosa è che è possibile scalare la risoluzione che, al massimo livello, fa “piangere” le altre versioni a causa delle loro limitazioni tecniche. Tutto ciò, comunque, a fatto contenti i molti possessori di PC che all’inizio, sicuramente, morivano di invidia nel vedere i loro amici possessori di console che giravano per le strade di Los Santos con CJ.
Nota: per la versione PC e XboX è possibile personalizzare la tracklist delle musiche durante le sessioni di guida data la possibilità di scaricare sull’hard-disk i nostri mp3 preferiti e ascoltarli nel gioco.
Già alla presentazione ufficiale il gioco fu soggetto di critiche, soprattutto da parte di genitori che avrebbe visto i loro figli giocare con un gioco dove la violenza dilaga, pieno zeppo di parolacce e situazioni che, a detta degli stessi genitori, sono un pochino diseducative (contrabbando di armi, spaccio di droga, gioco d’azzardo…), ma alla fine il “titolone” è uscito lo stesso sugli scaffali dei negozi, facendo la gioia di migliaia di fans della serie.


. . . qualche screen per rendere l'idea . . .









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gamesurf.tiscali.it/
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mercoledì 28 maggio 2008

Ultimate Ghosts ‘n Goblins

Dopo anni di assenza dal mondo videoludico ecco che ritorna, sul piccolo gioiello di casa Sony, un classico dei giochi di avventura: Ultimate Ghosts ‘n Goblins (UGnG) che, uscito da poco, è già considerato uno dei migliori titoli per la mini-console
In questa nuova versione vengono riproposti tutti gli elementi che caratterizzavano la versione originale del gioco (era il 1985) che si notano fin dai primi momenti di gioco.
La struttura di programmazione è stata pressocchè stravolta, anche se la modalità di gioco è rimasta la stessa e il gameplay è nettamente migliorato. Ciò è dovuto grazie all’aggiunta di numerose novità come la possibilità di aggrapparsi a sporgenze, fare doppi salti, volare, creare incantesimi e altro; tutto ciò rende il gioco più completo di non come lo era in precedenza.
La grafica è stata migliorata unendo elementi 2D e 3D: 2D in quanto il gioco è, come il classico, a scorrimento orizzontale, 3D perché ogni elemento o creatura non è più un semplice sprite animato, ma un vero e proprio modello poligonale mosso egregiamente.
La storia è la stessa dell’originale, cioè hanno rapito la principessa e noi, nei panni del prode Arthur; dovremo affrontare le numerose creature che infestano quel mondo fantastico, fino a raggiungere il boss finale per sconfiggerlo.
Una tra le novità apportate a UGnG riguarda i livelli che, una volta portati a termine, possono essere rigiocati selezionandoli indipendentemente dalla storia: ciò è utile in quanto durante il percorrimento di uno di essi acquisiremo delle potenzialità che potremo sfruttare rigiocando il livello stesso per scoprire, in questo modo, nuove aree nascoste che ci daranno punti e elementi extra necessari per terminare il gioco al 100% (bisogna avere anche una buona dose di riflessi, dato che molte creature sono veloci ).
Il gioco, finalmente, è stato fornito anche di un comodo sistema di salvataggio e della modalità di vite infinite; ciò però non può piacere ai fan della saga ma una manna dal cielo per gli altri videogiocatori che farebbero non poca fatica a completare i livelli avanzati.
Anche qui, come nelle versioni precendenti, bisogna usare una strategia nella scelta dell’arma da impiegare: le armi sono varie ed ognuna con proprie caratteristiche di potenza e maneggevolezza. Nel girovagare tra i var e coloratissimi livelli, ci verranno forniti degli aiuti grazie a potenziamenti (power-up) che, ad esempio, ci forniranno una corazza che attutisce tutti i colpi.
E’ stato aggiunto anche un pizzico di RPG, in quanto dal menu di avvio è possibile equipaggiare il nostro eroe con armi, incantesimi, armature…
Per quanto riguarda il comparto sonoro non possiamo che applaudire di fronte a cotanta stereofonia. Le musiche della versione originale sono state riproposte e migliorate come meglio non si poteva fare e PSP ne amplifica la loro bellezza. Anche gli effetti sono gli stessi della serie originale ricreando quell’atmosfera che ci accompagna dalla sua creazione.
All’inizio di ogni livello possiamo vedere la posizione del personaggio grazie ad una comoda mappa a scorrimento orizzontale che ci mostra, tra l’altro, in modo dettagliato il mondo che andremo ad affrontare.
A detta di molti la difficoltà è rimasta, comunque , il punto debole di GnG dato che è un po’ più elevata rispetto agli altri titoli per PSP, tanto che non sarà una passeggiata arrivare alla fine del gioco, ma ciò non scoraggia gli amanti della serie (difficile era prima, difficile è adesso).
In conclusione un grande ritorno su un piccolo gioiello.
. . . alcuni screens del gioco . . .









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www.artofgaming.it
rivista videoludica "retro GAMER"

venerdì 23 maggio 2008

Un viaggio nel passato: Ghosts 'n Goblins

Correva l'anno 1985 quando nelle sale giochi di tutto il mondo approdò uno strano videogioco coin-op con sfondo horror-fantasy. Era nato uno dei giochi di maggior successo nel mondo dei giochi degli anni '80: Ghosts 'n Goblins (GnG).
Dopo anni in cui i giochi erano quasi sempre gli stessi (era il 1985...che pretendete!;)), la Capcom (la casa produttrice di GnG) rilasciò, in un mondo di videogames ancora acerbo, un qualcosa di nuovo che "rivoluzionò" il genere videoludico.
A dirla tutta all'inizio fu un mezzo fiasco, ma con il passare del tempo la gente cominciò ad apprezzare questo titolo, tanto che tutt'oggi un bel po' di giochi si rifanno a lui sia come trama che come struttura.
La trama, dato che siamo in tema, è molto semplice con il finale scontatissimo: siamo il prode cavaliere, e principe, Arthur che deve salvare la sua bella principessa dalle grinfie di un demone, che la rapisce all'inizio del gioco (con un brevissimo "filmato" intoduttivo).

Il nostro eroe, protetto da un'armatura medievale, dovrà correre subito a salvare la sua amata e per fare ciò dovrà attraversare i livelli del gioco infestati da fantasmi, zombie e mostri di vario genere.
Una particolarità è che per ogni vita a nostra disposizione avremo 2 "tentativi" per portare a termine il livello; infatti se verremo colpiti una volta dal nemico, l'armatura si disintegrerà lasciandoci letteralmente in mutande continuando, però, a lanciare le nostre armi. Se verremo colpiti una seconda volta morimemo trasformandoci in un mucchietto di ossa cadute al suolo. Comunque si può perdere la vita anche in un solo colpo cadendo in acqua o quando finisce il tempo (non lo sapete... ogni livello del gioco deve essere completato entro un certo limite di tempo, pena la perdita di una vita).
Le armi a nostra disposizione sono varie (anche se non molte), possono essere raccolte dai vasi lasciati cadere da alcuni mostri e variano di maneggevolezza e traiettoria (altra novità dell'epoca). Per comodità sono descritte qui sotto:
- la lancia: questa è l'arma con la quale si inizia a giocare;
- la torcia: ha una traiettoria a parabola e molto breve, ma nel punto in cui cade genera una fiammata in modo da annientare più nemici contemporaneamente;
- l'ascia: quest'arma ha la stessa traiettoria della torcia, ma fa più male in quanto trapassa i nemici;
- il pugnale: si può dire che sia una delle migliori armi del gioco in quanto è molto veloce;
- lo scudo: ha una traiettoria breve ma può bloccare i colpi sparati dai nemici e alcuni dei mostri, nei livelli più avanzati, possono essere annientati solo da quest'arma; in alcune versioni e conversioni del gioco lo scudo è stato sostituito con un crocifisso.

Nella versione originale del gioco livelli che andremo ad affrontare sono in totale 7.
Nelle alcune delle altre versioni il numero, la lunghezza e l'ambintazione dei livelli varia, offrendo esperienza di gioco diverse.
Tornando alla versione originale possiamo comunque dire che i livelli, anche se sono pochi, in alcuni punti sono molto difficili da superare e sono nell'ordine:

- il cimitero e la foresta (1° livello);
- il palazzo di ghiaccio e i palazzi della città (2° livello);
- la caverna (3° livello);
- le piattaforme fluttuanti e il ponte di fuoco (4° livello);
- la parte bassa del castello (5° livello);
- la parte alta del castello (6° livello);
- la sala del trono (7° e ultimo livello);

All’inizio di ogni livello, o quando ricominciamo dopo aver perso una vita, ci viene mostrata una mappa a scorrimento orizzontale che ci indica in che punto ci troviamo (noi saremo l’icona a forma di elmo).Durante il suo viaggio attraverso i livell, Arthur è in grado di saltare, accovacciarsi e salire scale a pioli ma, unica pecca, può lanciare le armi solo in orizzontale (meno male che almeno le munizioni sono illimitate).

Ogni creatura malefica si differenzia per statura potenza e schemi di attacco e questa novità fece letteralmente impazzire i videogiocatori, ormai “esasperati” dalla monotonia dei nemici proposti in altri titoli. Come detto in precedenza alcuni mostri portano con se dei vasi di terracotta che lasciano cadere a terra se vengono uccisi. I vasi cadendo si rompono e ci mostrano cosa c'è al loro interno: soldi, armi o, adirittura, una nuova armatura in caso ne fossimo sprovvisti.
Non tutti i vasi, però, cadono e si rompono: infatti può capitare che uccidendo, ad esempio, i fantasmi, questi li lascino cadere in acqua o nei burroni facendoci perdere punti preziosi.
Mentre siamo in un livello se lanciamo un'arma ripetutamente su un oggetto (ad sempio la lapide nel primo livello) si materializza improvvisamente uno streone ch ci lancia un maleficio: se siamo veloci e lo evitiamo... bene, altrimenti ci trasformerà per un breve periodo in una papera, molto più vulnerabile agli attacchi nemici.
Come già accennato il gioco ebbe un tale successo che furono fatte conversioni per molte piattaforme di gioco con, in alcuni casi, livelli tagliati, o addirittura mancanti, e livelli con ambientazioni e mostri completamente nuovi, anche se di fondo lo stile di gioco rimanva sempre lo stesso. GnG fu fubblicato per il NES, ZX Spectrum, Amiga, Atari ST, Game Boy Advance, Game Boy Color, Amstrad CPC, MS-DOS, WonderSwan, Virtual Console e per finire anche sul Commodore 64 (C64); la versione per quest'ultimo fu, ad eccezione dell'originale, la migliore riguardo il comparto audio (grazie al SID integrato nel Commodore) dato che anche su questa macchina i livelli sono stati ridotti e tagliati (questioni di limitazione hardware). Per Amiga, GameBoy, Atari ST e PC, invece, il gioco ha raggiunto la sufficienza.
Alla fine il gioco è di semplice concezione e di facile comprensione anche se tutto in inglese (che vi frega, tanto bisogna solo camminare, saltare e lanciare le armi), che ha fatto passare momenti indimenticabili ai videogiocatori.
L’unico e maggior difetto che si potrebbe attribuire a GnG è il livello di difficoltà: infatti per arrivare ai livelli più alti bisogna affrontare ostacoli dove, ad esempio, bisogna saltare con precisione millimetrica altrimenti si rischia di cadere nel vuoto e morire; molti videogiocatori, soprattutto tra i più accaniti, dilapidavano capitali in gettoni per continuare il livello e arrivare alla fine del gioco. La questione difficoltà viene, però, definita anche come un fattore positivo anche perché se un gioco è troppo difficile viene subito abbandonato rivelandosi un fiasco invece in GnG questo non accade perché imprime una longevità di gioco maggiore rispetto ad altri giochi dell’epoca (relativamente brevi e semplice da completare, anche con pochi gettoni, ma questo solo per la versione coin-op).
Nota: sulla console PS2 sono usciti due titoli ispirati a GnG dal titolo "Maximo: Ghost to glory" e "Maximo vs Army of Zin", interamente ambientati in un mondo 3D, ma che non c'entrano nulla con la storia di GnG (anche se quando verremo colpiti l'armatura scomparirà lasciandoci in mutande).
Lo scorso anno GnG è stato riproposto nell’eccellente Ultimate GnG per PSP, che uscito da poco già ha fatto parlare di se.
Per i nostalgici, e i non, ecco una piccola carrellata di immagini prese da alcune versioni sviluppate per le altre piattaforme di gioco:

screens della versione originale (coin-op)


screens della versione Amiga

screens della versione MS-DOS


screens della versione Commodore 64


screens della versione Amstrad CPC


screens della versione GameBoy Color


screens della versione NES


sreens della versione WonderSwan


Per chi proprio non ne vuole fare a meno... provate a cimentarvi in questa versione flash, del tutto identica all'originale, del mitico Ghosts'n Goblins. Gli stessi zombie, gli stessi mostri, le stesse ambientazioni, la stessa identica colonna sonora... insomma, da rigiocare.

Per giocare, usate le FRECCE direzionali per muovervi, Z per saltare e X per sparare.



for infos and images, thanks to:
http://www.mobygames.com/
http://www.wikipedia.it/

rivista videoludica "retro GAMER"