Il mondo dei videogames e...

venerdì 16 maggio 2008

The elder the Scroll IV: Oblivion

I cancelli dell’inferno sono stati aperti e orde di mostri invadono Cyrodiil, iniziando ad attaccare la popolazione fino a quando non arriverà colui tra viaggi e peripezie troverà l’erede al trono, l’unico capace di porre fine a tutto ciò…

sembra la trama di un film ma, invece, è l’ultima creazione della Bethesda Softworks che è lieta di presentare IL gioco di ruolo (RPG) per eccellenza, che vi farà vivere in un mondo che si evolve in continuazione, dove puoi scegliere tu chi essere e cosa fare… THE ELDER SCROLLS IV: OBLIVION (Oblivion).
E’ definito il miglior gioco di ruolo di sempre e sicuramente farà parlare di se per molto tempo. Vista la qualità di come è stato sviluppato, potremo definirlo anche il migliore a confronto con altri titoli in generale. Il tutto è dovuto anche alla sua ambientazione fantasy che tende al medievale. Oblivion (che nel gioco rappresenta l’inferno) è il quarto capitolo della serie THE ELDER SCROLLS e il precedente si chiama MORROWIND, anch’esso definito come uno dei migliori RPG.

Quando inizieremo a giocare verremo catapultati in un mondo che può sembrare il nostro di tanto tempo fa, ma pieno zeppo di strane creature e personaggi di varie razze tra cui nordici, elfi oscuri, orchi, imperiali e uomini con la testa di lucertola o con la testa di leopardo. Per iniziare a giocare potremo scegliere un personaggio (uomo o donna) tra dieci le razze disponibili e modificarne l’aspetto facciale nei minimi particolari, così come potremo sceglierne l’età e le abilità che, mescolate tra loro, ci daranno un’infinità di caratteristiche (possiamo creare, ad esempio, un potente mago abile con le armi e veloce come di un ladro). Naturalmente all’inizio non noteremo nulla ma, con il passare del tempo, accresceremo le abilità, sia primarie che secondarie, del nostro alter-ego virtuale. Da aggiungere che ogni razza ha punti deboli e punti forti il che rende il personaggio ancor più particolare.
Dopo un breve tutorial avremo la possibilità di confermare il nostro personaggio o modificarne qualche caratteristica.
La mappa del gioco è nel continente di Tamriel, diviso in 9 grandi regioni (noi ci troveremo a Cyrodiil) con altrettante grandi città, castelli, piccoli villaggi e ruderi. Una curiosità: una regione della mappa si chiama Morrowind e si rifà come detto prima al capitolo precedente del gioco. Il mondo è interamente esplorabile e ciò è utilissimo in quanto visitando più luoghi possiamo scoprire nuove quests che faranno accrescere le abilità del personaggio. Ogni città vive con gente che cammina per le strade, fa mercato, va nelle taverne, sta sedute sulle panchine, praticamente come nella realtà, così come i tipi di materiali usati per le costruzioni (ad esempio, le città del nord che sono costruite usando molto legno ottimo per il calore). Vita se ne trova anche nelle foreste, dove c’è la possibilità di vedere cerbiatti, ma può capitare di attraversare paesaggi dove non si incontra anima viva. Nei ruderi o in altri luoghi abbandonati possiamo trovare oggetti particolari o tesori lasciati da sfortunati avventurieri; tali oggetti li possiamo tenere per aumentare le nostre abilità, oppure possiamo venderli accrescendo, così, il nostro conto in banca che, per dirla tutta all’inizio è misero. Questa operazione è consigliata in quanto per poter comprare armi, armature (o qualsiasi altro oggetto a noi utile) avremo bisogno di parecchio denaro. Oltre al mondo di superficie c’è, se possiamo definirlo così, un mondo sotterraneo… cioè?? Presto spiegato: durante il nostro peregrinare capiterà di trovare delle rovine o strutture abbandonate nelle quali è presente un ingresso che conduce nei sotterranei; qui inizia un’altra sorta di avventura all’interno di corridoi, stanze, caverne disposte in modo da formare un immenso labirinto disseminato molte volte di trappole nascoste tipo soffitti pericolanti, mazze chiodate lanciate verso di noi, pavimenti pericolanti e tante altre che possono essere comunque aggirate. Ci sono anche leve, pulsanti e altri marchingegni che aprono passaggi segreti, porte e cancelli. Nei sotterranei ci si riesce ad orientare grazie ad una comoda mappa che ci indicherà ciò che abbiamo visitato fino a quel momento. Attenzione, però, a camminare nelle zone buie dei labirinti in quanto, quando meno uno se lo aspetta, esce un nemico (il più delle volte un mostro) che attaccherà di sorpresa. Un'altra cosa a cui bisogna fare attenzione sono le piante, in quanto alcune sono pericolose e potrebbero uccidere in poco tempo.
E’ possibile anche nuotare sott’acqua (sempre tenendo d’occhio l’ossigeno) dove si possono trovare oggetti o ingressi ad altri luoghi segreti; lo stesso anche se camminiamo lungo le rive dei mari, laghi e fiumi potremo trovare piante utilissime pr preparare pozioni.
Data l’ampiezza della mappa avremo la possibilità di spostarci a cavallo. Questi animali possono essere comprati, rubati, regalati o trovati allo stato selvaggio come, ad esempio, l’Unicorno (che non si fa cavalcare tanto volentieri). I cavalli, come noi, possono essere equipaggiati con una corazza che dona protezione all’animale che se viene colpito più volte dal nemico si indebolisce fino a morire. Per spostarci da un luogo all’altro potremo anche cliccare sulla mappa il luogo di destinazione (con questa operazione verremo immediatamente “teletrasportati” con tutti i nostri oggetti, ma non avremo la possibilità di visitare eventuali villaggi o altre locazioni che potrebbero nascondere oggetti utili al nostro viaggio).
Molti, girando per il mondo di Oblivion, provano un senso di disorientamento, frustrazione e delusione rispetto a quanto aveva prospettato la Bethesda Softworks, mentre per altri il gioco è da considerare un’impronta indelebile nel mondo videoludico fatta di montagne da scalare, personaggi e città da saccheggiare e tant’altro, il tutto condito con una motore di gioco da piattaforme next-gen.

Girovagando, inoltre, potremo osservare come molti edifici, oggetti o quant'altro sembrano ispirati da alcuni film, tipo "Il Signore degli Anelli" (i cancelli per entrare dentro Oblivion somigliano vagamente all'occhio di Sauron).


La storia principale inizia con noi imprigionati nelle segrete del castello del re Uriel VII, che poco dopo ci indicherà cosa fare. La storia che andremo ad affrontare coinvolge e affascina anche se, per cercare di fare le missioni principali, inevitabilmente faremo anche quelle secondarie che ci aiutano con l’esperienza. Quest’ultime ci verranno affidate da personaggi secondari (che a volte non c’entrano nulla con la trama) che, una volta portate a termine, ci ringrazieranno con degli oggetti o oro. Altre missioni ci verranno anche affidate dalle gilde dei guerrieri e dei maghi, delle quali potremo fare parte. Le gilde non sono altro che dei ritrovi specifici per quel tipo di personaggio (ad esempio nella gilda dei guerrieri ci sono i gladiatori e un’arena nella quale combattere fino a diventare il campione). Ci sono anche delle gilde minori nelle quali, se portate a termine determinate missioni in determinati modi, potremo ricevere in regalo oro, armi, armature o altri oggetti. La cosa importante è tenere d'occhio lo stato delle armi, che più si usano e più rovinano, e lo stato delle armature che più si viene colpiti, più si indeboliscono. Le quests affidateci dai personaggi sono particolari in quanto in quasi nessuna è richiesto l’uso della violenza o di portare tizio dal punto A al punto B, ma viaggeremo attraverso un dipinto, attraverso i sogni di un mago… insomma alcune delle cose più strane.

Nel gioco è possibile anche fare dei grossi affari comprando case (una per ogni grande città) e relativi mobili, pagandone il corrispettivo in denaro, aumentandone ancor di più la giocabilità e il divertimento anche se , a detta di qualcuno, questa caratteristica è inutile, in quanto difficilmente si acquistano le case dato il loro costo elevato.
Da non sottovalutare anche che potremo essere contagiati da varie malattie (ad esempio il vampirismo) che ci “costringerà” a vagare di notte per succhiare sangue dalle nostre vittime, mentre di giorno ci possiamo muovere normalmente. Dalle malattie si può, comunque, guarire.
In Oblivion, come detto all’inizio, assegneremo 7 abilità (sulle 21 disponibili) che partiranno già da un livello più alto, mentre le altre partiranno da un livello base (quindi facciamo attenzione a come vogliamo e cosa deve saper fare il nostro personaggio); che con la progressione del gioco, cresceranno sempre più di livello. Potremo migliorare determinate abilità oppure tutte quelle di cui si dispone, sia le 7 principali, sia le rimanenti (quindi bisognerà correre, camminare, nuotare, tenere l’arma in mano e quant’altro per migliorare). Esistono tuttavia delle abilità che non fanno evolvere il livello ma le caratteristiche come, ad esempio, scassinare le serrature, creare pozioni magiche e tante altre che si scopriranno man mano. Possiamo anche assegnare un segno zodiacale (riferito comunque all’ambientazione del gioco) che influenzerà non poco sulle caratteristiche del personaggio. Un’aggiunta per le pozioni: queste vengono create con l’abilità chiamata “Alchimia”, e si possono ottenere mescolando vari ingredienti che si trovano gratuitamente in natura e, se può essere utile, ciò che si ottiene può essere rivenduto. Un’altra abilità di cui si può parlare è la “Sicurezza” che serve a scassinare le serrature porte; infatti si aprirà un minigioco dove è rappresentato lo spaccato della serratura, nel quale infileremo un grimaldello per muovere i cilindretti nella giusta posizione.
L’intelligenza artificiale dei personaggi ci sorprende in quanto vedremo, ad esempio il guerriero che usa la spada correre dalla distanza verso il nemico per affrontarlo corpo a corpo, i mostri utilizzano la brutalità pura, gli arcieri attaccheranno dalla distanza; tutti cercheranno di attaccare prendendoci alla sprovvista; oppure se noi atteccheremo un nemico il suo compagno può vederlo in difficoltà e correre ad aiutarlo attaccandoci. Altra particolarità è che ogni personaggio ha una propria vita, mangerà quando e dove vorrà, parlerà con chi vorrà lui e molto altro.
Il gioco, altra faccia della medaglia, soffre di qualche bug tra cui la traduzione in italiano che non è perfetta e ciò complicherà, non poco, il completamento di qualche missione. Tranquilli, però, perché c’è in giro la ritraduzione in italiano più precisa.


Graficamente del gioco si attesta su alti livelli, grazie anche ad un motore grafico possente e un motore per la fisica evoluto,Havok, che danno al gioco quel tocco di realismo in più (da notare l'immagine al lato, che non è presa da un filmato ma è uno screen immortalato durante la fase di gioco... che ne pensate?). Se siamo dotati di PC molto performanti possiamo attivare tutti i dettagli al massimo livello, così da ammirare il mondo in tutto il suo splendore, (specificando che il gioco è uscito anche per console next-gen PS3 e XboX360), considerando anche che la profondità di visuale dell’ambientazione, con paesaggi visibili anche dalla lunga distanza, pur non sfruttando appieno tutte le enormi potenzialità del motore di gioco. Molto buoni sono gli effetti luce con riflessi e ombre calcolati in tempo reale. Il comparto sonoro si rivela molto buono con suoni e musiche che si adattano ad ogni evento, come quando entriamo nei boschi e ascoltiamo gli uccellini cinguettare. I dialoghi sono in inglese, tranne che per l’introduzione e il finale che sono in italiano. Le animazioni sono, anch’esse abbastanza buone (un po’ meno durante le fasi di combattimento). La giocabilità è molto buona e elevata anche se all’inizio ci sarà difficile prendere confidenza con i comandi per muoverci ed agire nel maestoso mondo di Oblivion.

Anche le condizioni metereologiche sono variabili, tanto che basta alzare lo sguardo al cielo per accorgerci se sta arrivando un temporale oppure è bel tempo; è stata anche aggiunta la fase giorno/notte con albe e tramonti simili alla realtà. Quando è notte, e il cielo è sereno, provate ad alzare lo sguardo sulla luna, prendendo come riferimento un punto fisso (il tetto di una casa, ad esempio), e vedrete che piano piano si muove.
La visuale di gioco la possiamo scegliere noi tramite la rotellina del mouse e va dalla terza persona (figura intera) alla prima persona; ognuno, poi, regolerà la visuale nel modo che riterrà opportuno, in base anche agli eventi.
Per la versione XboX360 è consigliato l’uso dell’hard-disk interno, onde diminuire i tempi di caricamento e, quindi, evitare rallentamenti nel framerate soprattutto durante i caricamenti degli spazi aperti molto grandi ed è preferibile l’uso del joypad.
Anche la versione PS3 si dimostra all’altezza dei suoi rivali presentando un’ottima interfaccia di gioco dalla quale si accede facilmente a molte informazioni, anche usando il joypad (non proprio consigliato). La grafica risulta più brillante rispetto alla console di casa Microsoft, con caricamenti più veloci e con meno cali di framerate.
Molti utenti, però, girando per il mondo di Oblivion provano un senso di disorientamento, frustrazione e delusione rispetto a quanto aveva prospettato la Bethesda Softworks.

Ecco qualche numero per rendervi conto di cosa è Oblivion:

- i tecnici che preso parte a questo immenso progetto tra programmatori, tecnici del suono, disegnatori sono più di 50
- le locations e i dungeons sono stati realizzati da un secondo team di 6 disegnatori
- la mappa della sola regione di Cyrodiil (senza contare dungeons e Oblivion) è di circa 16 miglia quadrate
- più di 200 quests
- più di 1500 personaggi non giocanti (PNG)
- più di 400 libri molti dei quali se letti aumentano le abilità del personaggio
- più di 1000 locazioni presenti nel gioco
- 5 diverse cavalcature acquistabili nelle varie città
- 9 il numero di case che possono essere acquistate (una in ogni grande città)
- più di 200 i dungeons
- più di100 tipi di piante differenti
- più di 40 creature differenti
- più di 9000 oggetti
- per completare la trama principale del gioco occorrono dalle 25 alle 30 ore di gioco
- per completare, invece, il gioco controllando tutte le locations, i dungeons e tutte le quests occorrono più di 250 ore di gioco circa. Una volta completato il gioco è possibile scaricare da internet i mod e delle missioni aggiuntive, il che rende il titolo giocabile quasi all’infinito.

Un’altra cosa da aggiungere è che per la versione PC è uscita la prima espansione ufficiale del gioco, “Shivering Isles”, contenente nuove missioni, armi, oggetti…; pochi giorni fa, per la gioia dei fan, è uscito un secondo DVD contenente i mod ufficiali del gioco e una nuova avventura “Knights of the Nine”… insomma ore in più di divertimento assicurato ( e per i più accaniti, ore di sonno perse a girare per questo fantastico mondo).
Oblivion è uscito anche in una edizione speciale: la “Collector’s Edition” che comprende anche un disco con il making-off del gioco, la mappa e altro.

Le razze disponibili in Oblivion:

I Bretoni sono appartenenti ad una razza di individui intelligenti, poetici, ostinati eccentrici e passionali. Capaci nell'usare la magia (tant'è che ne sono abili in tutti i rami) e a sfruttare le forze soprannaturali, i Bretoni riescono a far cedere anche i maghi più ostinati. L'uso di questa razza è consigliato a chi vuole far del proprio personaggio un imbattibile e temuto mago.

Gli Imperiali rispetto alle altre razze non hanno un fisico possente, ma sono ottimi commercianti e diplomatici riuscendo a persuadere chiunque con molta abilità. Sono un esempio di nobiltà e i valori detti prima, aggiunti all'abilità di addestramento e combattimento come fanteria leggera ne fanno i "padroni" della regione di Cyrodiil.



Gli Elfi dei Boschi prfriscono vivere in armia vivendo una vita serena e romantica in compagnia della terra e di tutte le sue selvage creature. Questi esseri sono ricchi di oggetti interessanti, pregiati e fatti a mano, come l'utilissima armatura elfica.




Sono originari di Morrowind e gli Elfi Oscuri ne sono gli abitanti elfici dalla pelle scura. La loro particolarità è quella di avere gli occhi rossi. Sono abili guerrieri con spade e archi. Non sono molto socievoli, hanno un carattere riservato e diffidente. In compenso, però, sono agili con un fisico forte. Tra loro vi sono anche ottimi maghi e guerrieri.


Gli Elfi Alti sono, lo dice il loro nome, di alta statura con la pelle che tende al color oro e abitano la regione di Summerset. Sono molto bravi con la magia e diventano inarrestabili se sono arrabbiati con voi. Una curiosità: curano i loro capelli in modo maniacale.



Le Guardie Rosse provengono dalla regione di Hammerfell e hanno una pelle scura. Questi uomini, specializzati nell'arte della guerra, sono dei grandi esploratori e guerrieri. Sono abili nei combattimenti corpo a corpo, anche per via del loro fisico robusto.ta, molto agile, e se la cavano benissio con il corpo a corpo.



Questa è la razza degli Argoniani esseri metà uomo e metà rettili originari della regione chiamata Black Marsh (Palude Nera). Sono abili guerrieri che si adattano a combattere sia sulla terraferma che in acqua. Sono dei fedeli amici che, anche per salvarne uno, combattono fino alla morte. Sono esseri intelligenti ed alcuni di essi fanno uso di magia. Dato il loro habitat sono diventati immuni ai veleni e malattie.

Gli Orchi, come si evince dal nome, sono delle barbare bestie che provengono dalla montagne Wrothgarian e Dragontail. Anche se sono delle bestie sono molto evoluti e in battaglia dimostrano una grande forza e un coraggio tali da renderli inarrestabili. Gli Orchi sono la razza che più resiste, rispetto alle altre, in quanto vivendo tra le montagne marciano senza sosta per giorni interi senza chiedere nulla a nessuno.

I nordici abitano la regione di Skyrim e sono alti con capelli chiari. Sono esseri coraggiosi abili marinai e abili nel commercio e nell'esplorazione. Dal nome della razza si deduce facilmente che hanno una grande resistenza al freddo (anche se provocato da magie). In battaglia sono molto aggressivi e riescono ad intimorire anche i più ostinati.

I Khajiit sono originari della provincia di Elsweyr, e sono divisi, a loro volta, in altre "sottorazze" con aspetti diversi: dai quasi-elfi agli “uomini-giaguaro” cathay-raht, fino ai grandi Senche-Tiger. La più comune, però, è quella dei suthay-raht, con individui agili veloci e intlligenti. Molti Khajiiti disdegnano le armi in favore dei loro artigli naturali. Dato che sono agili hanno anche doti acrobatiche e alle armi preferiscono i loro artigli.



O


...ecco uno splendido scorcio in una città...







...cosa si può vedere in Oblivion...






...e chi incontrare...




E per concludere ecco un'altra serie di screen...



...esempi di come può essere equipaggiato il nostro eroe...


Le conclusioni sul gioco decidetele voi...


for info and images, thanks to:
http://tes.altervista.org/
http://www.bethsoft.com/
http://gamesurf.tiscali.it
http://next.videogame.it/

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