Il mondo dei videogames e...

venerdì 23 maggio 2008

Un viaggio nel passato: Ghosts 'n Goblins

Correva l'anno 1985 quando nelle sale giochi di tutto il mondo approdò uno strano videogioco coin-op con sfondo horror-fantasy. Era nato uno dei giochi di maggior successo nel mondo dei giochi degli anni '80: Ghosts 'n Goblins (GnG).
Dopo anni in cui i giochi erano quasi sempre gli stessi (era il 1985...che pretendete!;)), la Capcom (la casa produttrice di GnG) rilasciò, in un mondo di videogames ancora acerbo, un qualcosa di nuovo che "rivoluzionò" il genere videoludico.
A dirla tutta all'inizio fu un mezzo fiasco, ma con il passare del tempo la gente cominciò ad apprezzare questo titolo, tanto che tutt'oggi un bel po' di giochi si rifanno a lui sia come trama che come struttura.
La trama, dato che siamo in tema, è molto semplice con il finale scontatissimo: siamo il prode cavaliere, e principe, Arthur che deve salvare la sua bella principessa dalle grinfie di un demone, che la rapisce all'inizio del gioco (con un brevissimo "filmato" intoduttivo).

Il nostro eroe, protetto da un'armatura medievale, dovrà correre subito a salvare la sua amata e per fare ciò dovrà attraversare i livelli del gioco infestati da fantasmi, zombie e mostri di vario genere.
Una particolarità è che per ogni vita a nostra disposizione avremo 2 "tentativi" per portare a termine il livello; infatti se verremo colpiti una volta dal nemico, l'armatura si disintegrerà lasciandoci letteralmente in mutande continuando, però, a lanciare le nostre armi. Se verremo colpiti una seconda volta morimemo trasformandoci in un mucchietto di ossa cadute al suolo. Comunque si può perdere la vita anche in un solo colpo cadendo in acqua o quando finisce il tempo (non lo sapete... ogni livello del gioco deve essere completato entro un certo limite di tempo, pena la perdita di una vita).
Le armi a nostra disposizione sono varie (anche se non molte), possono essere raccolte dai vasi lasciati cadere da alcuni mostri e variano di maneggevolezza e traiettoria (altra novità dell'epoca). Per comodità sono descritte qui sotto:
- la lancia: questa è l'arma con la quale si inizia a giocare;
- la torcia: ha una traiettoria a parabola e molto breve, ma nel punto in cui cade genera una fiammata in modo da annientare più nemici contemporaneamente;
- l'ascia: quest'arma ha la stessa traiettoria della torcia, ma fa più male in quanto trapassa i nemici;
- il pugnale: si può dire che sia una delle migliori armi del gioco in quanto è molto veloce;
- lo scudo: ha una traiettoria breve ma può bloccare i colpi sparati dai nemici e alcuni dei mostri, nei livelli più avanzati, possono essere annientati solo da quest'arma; in alcune versioni e conversioni del gioco lo scudo è stato sostituito con un crocifisso.

Nella versione originale del gioco livelli che andremo ad affrontare sono in totale 7.
Nelle alcune delle altre versioni il numero, la lunghezza e l'ambintazione dei livelli varia, offrendo esperienza di gioco diverse.
Tornando alla versione originale possiamo comunque dire che i livelli, anche se sono pochi, in alcuni punti sono molto difficili da superare e sono nell'ordine:

- il cimitero e la foresta (1° livello);
- il palazzo di ghiaccio e i palazzi della città (2° livello);
- la caverna (3° livello);
- le piattaforme fluttuanti e il ponte di fuoco (4° livello);
- la parte bassa del castello (5° livello);
- la parte alta del castello (6° livello);
- la sala del trono (7° e ultimo livello);

All’inizio di ogni livello, o quando ricominciamo dopo aver perso una vita, ci viene mostrata una mappa a scorrimento orizzontale che ci indica in che punto ci troviamo (noi saremo l’icona a forma di elmo).Durante il suo viaggio attraverso i livell, Arthur è in grado di saltare, accovacciarsi e salire scale a pioli ma, unica pecca, può lanciare le armi solo in orizzontale (meno male che almeno le munizioni sono illimitate).

Ogni creatura malefica si differenzia per statura potenza e schemi di attacco e questa novità fece letteralmente impazzire i videogiocatori, ormai “esasperati” dalla monotonia dei nemici proposti in altri titoli. Come detto in precedenza alcuni mostri portano con se dei vasi di terracotta che lasciano cadere a terra se vengono uccisi. I vasi cadendo si rompono e ci mostrano cosa c'è al loro interno: soldi, armi o, adirittura, una nuova armatura in caso ne fossimo sprovvisti.
Non tutti i vasi, però, cadono e si rompono: infatti può capitare che uccidendo, ad esempio, i fantasmi, questi li lascino cadere in acqua o nei burroni facendoci perdere punti preziosi.
Mentre siamo in un livello se lanciamo un'arma ripetutamente su un oggetto (ad sempio la lapide nel primo livello) si materializza improvvisamente uno streone ch ci lancia un maleficio: se siamo veloci e lo evitiamo... bene, altrimenti ci trasformerà per un breve periodo in una papera, molto più vulnerabile agli attacchi nemici.
Come già accennato il gioco ebbe un tale successo che furono fatte conversioni per molte piattaforme di gioco con, in alcuni casi, livelli tagliati, o addirittura mancanti, e livelli con ambientazioni e mostri completamente nuovi, anche se di fondo lo stile di gioco rimanva sempre lo stesso. GnG fu fubblicato per il NES, ZX Spectrum, Amiga, Atari ST, Game Boy Advance, Game Boy Color, Amstrad CPC, MS-DOS, WonderSwan, Virtual Console e per finire anche sul Commodore 64 (C64); la versione per quest'ultimo fu, ad eccezione dell'originale, la migliore riguardo il comparto audio (grazie al SID integrato nel Commodore) dato che anche su questa macchina i livelli sono stati ridotti e tagliati (questioni di limitazione hardware). Per Amiga, GameBoy, Atari ST e PC, invece, il gioco ha raggiunto la sufficienza.
Alla fine il gioco è di semplice concezione e di facile comprensione anche se tutto in inglese (che vi frega, tanto bisogna solo camminare, saltare e lanciare le armi), che ha fatto passare momenti indimenticabili ai videogiocatori.
L’unico e maggior difetto che si potrebbe attribuire a GnG è il livello di difficoltà: infatti per arrivare ai livelli più alti bisogna affrontare ostacoli dove, ad esempio, bisogna saltare con precisione millimetrica altrimenti si rischia di cadere nel vuoto e morire; molti videogiocatori, soprattutto tra i più accaniti, dilapidavano capitali in gettoni per continuare il livello e arrivare alla fine del gioco. La questione difficoltà viene, però, definita anche come un fattore positivo anche perché se un gioco è troppo difficile viene subito abbandonato rivelandosi un fiasco invece in GnG questo non accade perché imprime una longevità di gioco maggiore rispetto ad altri giochi dell’epoca (relativamente brevi e semplice da completare, anche con pochi gettoni, ma questo solo per la versione coin-op).
Nota: sulla console PS2 sono usciti due titoli ispirati a GnG dal titolo "Maximo: Ghost to glory" e "Maximo vs Army of Zin", interamente ambientati in un mondo 3D, ma che non c'entrano nulla con la storia di GnG (anche se quando verremo colpiti l'armatura scomparirà lasciandoci in mutande).
Lo scorso anno GnG è stato riproposto nell’eccellente Ultimate GnG per PSP, che uscito da poco già ha fatto parlare di se.
Per i nostalgici, e i non, ecco una piccola carrellata di immagini prese da alcune versioni sviluppate per le altre piattaforme di gioco:

screens della versione originale (coin-op)


screens della versione Amiga

screens della versione MS-DOS


screens della versione Commodore 64


screens della versione Amstrad CPC


screens della versione GameBoy Color


screens della versione NES


sreens della versione WonderSwan


Per chi proprio non ne vuole fare a meno... provate a cimentarvi in questa versione flash, del tutto identica all'originale, del mitico Ghosts'n Goblins. Gli stessi zombie, gli stessi mostri, le stesse ambientazioni, la stessa identica colonna sonora... insomma, da rigiocare.

Per giocare, usate le FRECCE direzionali per muovervi, Z per saltare e X per sparare.



for infos and images, thanks to:
http://www.mobygames.com/
http://www.wikipedia.it/

rivista videoludica "retro GAMER"

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