Svegliarsi la mattina e scoprire di essere diventati un Pokémon: con questa premessa un po' kafkiana inizia anche il secondo Pokémon Mystery Dungeon, stavolta con due versioni entrambe per Nintendo DS (lo scorso episodio era disponibile anche per Game Boy Advance): Esploratori del Tempo ed Esploratori dell'Oscurità. Come per ogni gioco con protagonisti i più di trecento mostri di Satoshi Tajiri, i presupposti sono sempre gli stessi: i due titoli sono praticamente identici tra loro, tranne che per alcuni Pokémon e alcuni strumenti presenti in una versione piuttosto che nell'altra. Come al solito, il completamento di tutta l'avventura è possibile solo attraverso gli scambi tra le due edizioni.Quello che cambia rispetto alla serie regolare è lo stile di gioco, che abbandona le classiche meccaniche di Diamante e Perla per riprendere quelle della saga di Mystery Dungeon, basate sull'esplorazione di intricati labirinti, con lo scopo di portare a termine una serie di missioni. Ovviamente, il nostro alter ego Pokémon (si scopre chi è rispondendo a una serie di domande sulle nostre preferenze e sui nostri atteggiamenti) e la nostra squadra guadagnano punti esperienza in ogni combattimento (a turni, come sempre), e apprendono nuove mosse una volta raggiunto un determinato livello. I labirinti sono il punto focale del gioco e godono (o soffrono, a seconda dei punti di vista) della capacità di rigenerarsi ogni volta che entriamo e usciamo da uno di essi. Se non portiamo a termine una missione e decidiamo di uscire dal labirinto prima della sua conclusione, al nostro rientro la mappa sarà completamente cambiata. A questo proposito, come da caratteristica della serie, a complicare le cose (o le rende frizzanti, sempre a seconda del punto di vista) ci pensa il fatto che la mappa si crea sullo schermo a poco a poco che esploriamo il dungeon, rendendo l'orientamento possibile solo dopo un'attenta perlustrazione della zona.
Pokémon Mystery Dungeon rischia quindi di trarre in inganno e deludere chi si aspetta qualcosa di simile alle meccaniche presenti in Pokémon Diamante e Perla, o in uno spin-off come l'apprezzato Pokémon Ranger. Le meccaniche sono molto più complicate e il livello di difficoltà è più alto, scoraggiando un'utenza giovane. Ma al di là di cosa ci si aspetta, Esploratori del Tempo ed Esploratori dell'Oscurità danno l'impressione di una scarsa rifinitura, oltre a soffrire dello sfruttamento davvero povero delle possibilità offerte da Nintendo DS. Se nello scorso capitolo il supporto quasi nullo di touch screen, microfono e due schermi era giustificabile dalla necessità di creare due titoli praticamente identici su DS e Game Boy Advance, questa volta non c'è alcuna reale motivazione, se non una mancanza di idee, per passare sopra alle poche novità presentate in questi due nuovi capitoli. Il gameplay, insomma, non è riuscito a trovare alcuna rivoluzione su Nintendo DS, ed è un peccato, visto che la struttura di gioco decennale di Mystery Dungeon avrebbe potuto essere alleggerita e resa più attuale grazie alla console portatile di Nintendo. Anche dal punto di vista grafico, il gioco non ha fatto grandi passi avanti, nemmeno una volta tolta l'ancora dalla versione GBA. Rispetto alla precedente edizione, insomma, c'è il non trascurabile bonus della presenza dei nuovi mostriciattoli di Perla e Diamante, oltre alla possibilità di essere salvati da un amico nelle situazioni più spinose, inviandogli una richiesta di soccorso online (recapitando una email al suo indirizzo di posta) e attendendo il suo ingresso nella nostra partita. La collaborazione è possibile anche, ovviamente, in multiplayer locale, a patto che ogni giocatore abbia la sua copia del gioco. Insomma, se siete fan della serie Mystery Dungeon, la presenza dei Pokémon non vi faccia credere che qui le cose si siano fatte meno serie, perché entrambi i titoli sono decisamente impegnativi. Se vi aspettate, invece, qualcosa di simile ai precedenti episodi di Pokémon disponibili, fate attenzione...
Pokémon Mystery Dungeon rischia quindi di trarre in inganno e deludere chi si aspetta qualcosa di simile alle meccaniche presenti in Pokémon Diamante e Perla, o in uno spin-off come l'apprezzato Pokémon Ranger. Le meccaniche sono molto più complicate e il livello di difficoltà è più alto, scoraggiando un'utenza giovane. Ma al di là di cosa ci si aspetta, Esploratori del Tempo ed Esploratori dell'Oscurità danno l'impressione di una scarsa rifinitura, oltre a soffrire dello sfruttamento davvero povero delle possibilità offerte da Nintendo DS. Se nello scorso capitolo il supporto quasi nullo di touch screen, microfono e due schermi era giustificabile dalla necessità di creare due titoli praticamente identici su DS e Game Boy Advance, questa volta non c'è alcuna reale motivazione, se non una mancanza di idee, per passare sopra alle poche novità presentate in questi due nuovi capitoli. Il gameplay, insomma, non è riuscito a trovare alcuna rivoluzione su Nintendo DS, ed è un peccato, visto che la struttura di gioco decennale di Mystery Dungeon avrebbe potuto essere alleggerita e resa più attuale grazie alla console portatile di Nintendo. Anche dal punto di vista grafico, il gioco non ha fatto grandi passi avanti, nemmeno una volta tolta l'ancora dalla versione GBA. Rispetto alla precedente edizione, insomma, c'è il non trascurabile bonus della presenza dei nuovi mostriciattoli di Perla e Diamante, oltre alla possibilità di essere salvati da un amico nelle situazioni più spinose, inviandogli una richiesta di soccorso online (recapitando una email al suo indirizzo di posta) e attendendo il suo ingresso nella nostra partita. La collaborazione è possibile anche, ovviamente, in multiplayer locale, a patto che ogni giocatore abbia la sua copia del gioco. Insomma, se siete fan della serie Mystery Dungeon, la presenza dei Pokémon non vi faccia credere che qui le cose si siano fatte meno serie, perché entrambi i titoli sono decisamente impegnativi. Se vi aspettate, invece, qualcosa di simile ai precedenti episodi di Pokémon disponibili, fate attenzione...
info: "GameStar"
screens: "IGN", "GameStar"
Nessun commento:
Posta un commento