Arriva sul Nintendo DS un gioco che metterà a dura prova le nostre doti di investigatori per farci diventare il nuovo Sherlock Holmes.
Tutto comincia con una lettera firmata da Lady Dalia, rimasta vedova del barone Reinhold, recapitata all’archeologo professor Layton (da cui il titolo del gioco: Il Professor Layton e il Paese dei Misteri) e al suo giovane apprendista Luke.
I due dovranno investigare sul bizzarro testamento del defunto Reinhold, che ha deciso di lasciare tutti i sui averi a chiunque riesca a trovare la Mela d’Oro, antico tesoro di famiglia nascosto chissà dove nella città di St. Mystère.
Il gioco, dopo queste premesse, sembra essere appassionante, combinando le più classiche meccaniche di avventure grafiche (“punta e clicca” in primis) per poter interagire e avanzare con centinaia di dialoghi e 150 tra indovinelli ed enigmi.
Ogni cinque-dieci minuti di esplorazione ci imbatteremo in un abitante o in luogo della città che ci costringerà a risolvere un enigma per avanzare o per ottenere un nuovo indizio; gli indovinelli egli enigmi fanno buon uso del touch screen della piccola console e sono presenti giochi di logica, problemi matematici, giochi di parole, di prospettiva e quant’altro. Le difficoltà di questi giochi, purtroppo, si attestano su livelli medio-alti, ma è possibile ottenere fino a tre indizi “acquistabili” utilizzando le monete d’oro che si trovano esplorando il gioco, o al limite lasciarli in sospeso per riprenderli in un secondo tempo.
Graficamente i personaggi e gli scenari sono realizzati molto bene con uno stile fumettoso molto piacevole, anche se statico.
La colonna sonora contribuisce a caratterizzare le ambientazioni, anche se poco incisiva.
Ben azzeccata la possibilità di scaricare nuovi enigmi da internet così da allungare la longevità del gioco (che già di per sé richiede una ventina di ore per essere finito).
Tutto comincia con una lettera firmata da Lady Dalia, rimasta vedova del barone Reinhold, recapitata all’archeologo professor Layton (da cui il titolo del gioco: Il Professor Layton e il Paese dei Misteri) e al suo giovane apprendista Luke.
I due dovranno investigare sul bizzarro testamento del defunto Reinhold, che ha deciso di lasciare tutti i sui averi a chiunque riesca a trovare la Mela d’Oro, antico tesoro di famiglia nascosto chissà dove nella città di St. Mystère.
Il gioco, dopo queste premesse, sembra essere appassionante, combinando le più classiche meccaniche di avventure grafiche (“punta e clicca” in primis) per poter interagire e avanzare con centinaia di dialoghi e 150 tra indovinelli ed enigmi.
Ogni cinque-dieci minuti di esplorazione ci imbatteremo in un abitante o in luogo della città che ci costringerà a risolvere un enigma per avanzare o per ottenere un nuovo indizio; gli indovinelli egli enigmi fanno buon uso del touch screen della piccola console e sono presenti giochi di logica, problemi matematici, giochi di parole, di prospettiva e quant’altro. Le difficoltà di questi giochi, purtroppo, si attestano su livelli medio-alti, ma è possibile ottenere fino a tre indizi “acquistabili” utilizzando le monete d’oro che si trovano esplorando il gioco, o al limite lasciarli in sospeso per riprenderli in un secondo tempo.
Graficamente i personaggi e gli scenari sono realizzati molto bene con uno stile fumettoso molto piacevole, anche se statico.
La colonna sonora contribuisce a caratterizzare le ambientazioni, anche se poco incisiva.
Ben azzeccata la possibilità di scaricare nuovi enigmi da internet così da allungare la longevità del gioco (che già di per sé richiede una ventina di ore per essere finito).
info: rivista "Master Console" gennaio 2009
screens: IGN.com
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