Il mondo dei videogames e...

lunedì 27 ottobre 2008

MotoGP 08

MotoGp 08 è un gioco che racconta il mondo delle due ruote a 360 gradi. Sono presenti tutti i protagonisti della 125 e 250 oltre, naturalmente, alle scuderie, ai piloti, ai tracciati e alle moto della massima categoria.
Nella schermata di selezione, per esempio, si possono ammirare le livree di ogni singola moto o dei caschi del Motomondiale.
Si può scegliere un pilota (nella modalità Campionato) e scegliere la moto con i quali affrontare un’intera stagione.
Ogni gara è preceduta da prove libere, nelle quali si può cominciare a prendere confidenza con i settagli della moto e con il tracciato, e da prove di qualificazione, nelle quali bisogna qualificarsi (appunto ^^) con il tempo migliore; entrambi le due sessioni di prova si possono saltare, ma se si salta quella di qualificazione c’è la penalità di partire dall’ultima posizione (poco male per chi sceglie di giocare in modalità arcade, un disastro per chi sceglie di giocare con il realismo).
La Milestone (la casa italiana sviluppatrice del gioco) da la l’opportunità di scegliere tra la modalità arcade e quella realistica in ogni momento del gioco notando le notevoli differenze, in termini di controlli e di realismo della fisica, tra le due ad esempio mentre si sta gareggiando; gli appassionati saranno appagati dalla simulazione impegnativa e molto realistica.
Ciò che sicuramente non piacerà agli appassionati è la mancanza (meglio limitata) possibilità di modificare i motori.
Il vero motore del gioco è la modalità “Carriera” nella quale creeremo da zero un nuovo pilota e si affronteranno i campionati partendo dalla classe 125; inizialmente il nostro pilota sarà un disastro, ma gareggiando e vincendo gare si accumuleranno punti carriera da utilizzare per comprare potenziamenti (freni, velocità, accelerazione e trazione) che lo caratterizzeranno in base alla scelta di come utilizzare i suddetti potenziamenti.
Questa modalità, come le altre, dispone di quattro livelli di difficoltà, facendo diventare le nostre gare sempre più ardue tra un livello e l’altro (all’inizio sarà facile sorpassare gli avversari, ma man mano che si procede questi saranno sempre più difficili da battere).
Anche il tempo e le condizioni atmosferiche ricoprono un ruolo importante in MotoGP 08 tanto che può capitare che dopo un’ottima sessione di qualificazioni ci ritroviamo a gareggiare sull’asfalto bagnato che può alterare la stabilità della nostra moto.
Un punto che va a sfavore del gioco è sicuramente la cura con la quale sono stati riprodotti i tracciati, utilizzando pochi poligoni.
Buono l’effetto pioggia, male il bagliore dei fari nelle gare in notturna del Qatar e la desolazione ambientale contrasta con le luccicanti lamiere e strumentazioni ben definite delle moto.
I replay sono ben realizzati grazie ad una pregevole regia che li rende spettacolari.
In conclusione MotoGP 08 potrebbe essere un gioco migliore: più preciso forse e più bello sicuramente.
Così com’è resta comunque un titolo divertente e adatto non solo agli appassionati delle due ruote.


un po' di screens...










ed ecco il trailer in HD





info: “Win Magazine Giochi” novembre 2008
images: IGN.com

giovedì 23 ottobre 2008

GTR Evolution

Slitta ancora l’uscita di GTR 3, ma gli sviluppatori della SimBin “tirano” fuori un nuovo gioco di simulazione di corse automobilistiche (che è in poche parole l’espansione di Race 07): GTR Evolution.
Appena avviato, il gioco presenta menu leggermente modificati rispetto a quelli di Race 07, così come sono rimaste inalterate le opzioni e l’esperienza di navigazione.
Anche durante le sessioni di gara si notano pochi miglioramenti rispetto all’ultima versione, anche se c’è qualche variazione di maggior rilievo; migliorata anche la gestione dei pit-stop.
La fisica delle vetture si conferma e rimane assai credibile e, per chi è un neofita di questo genere di giochi, le auto stesse si lasciano guidare con più facilità.
I tracciati, le auto e i piloti sono gli stessi delle ultime due stagioni del WTCC, così come le categorie delle auto, tutte già presenti nell’ultimo Race (Formula BMW, Mini, Radical, Caterham, e 1987 GT), con stili differenti di guida da modello a modello.
Ancora ben studiato è il multiplayer con il quali si potranno sfidare fino a 24 piloti su singolo tracciato.
Tra le novità da notare anche l’inserimento del tracciato Nurburgring Nordschleife (sito in Germania) che con i suoi 22 km e 73 curve è stato riprodotto alla perfezione.
Una pecca è il motore grafico che ricalca quello di GTR2, anche se migliorato visivamente e qualitativamente (ma dopo aver provato GRID è difficile tornare su un motore vecchiotto di un paio di anni). Comunque il miglioramento delle texture, dei dettagli e degli effetti di luce rendono GTR Evolution il gioco visivamente migliore della SimBin, adattandosi anche a PC di fascia medio-bassa con un gameplay fluido anche selezionando dettagli di livello elevati.
In GTR Evolution si troverà equilibrio tra varietà, coinvolgimento e simulazione che garantisce un’esperienza di guida virtuale fuori parametro.
In parole povere… difetti pochi, adrenalina tanta… da provare! ^^



alcuni screens...













... ed ecco il trailer del gioco... ^^

info: “Win Magazine Giochi” novembre 2008

screens: my PC ^^, IGN.com

mercoledì 22 ottobre 2008

Guitar Hero On Tour

Parliamo di un gioco a cui si deve la diffusione dei “rhythm game”: Guitar Hero, e questa versione dal nome “Guitar Hero On Tour” approda anche sul Nintendo DS.
L’obiettivo è lo stesso come per gli altri titoli della serie, cioè premere i tasti corretti al momento giusto e per la giusta durata (le indicazioni ci indicheranno che tipo di note ci sono, accordi doppi o tripli, o stelle che incrementano il punteggio.
Si interpreteranno fino a 25 brani differenti (la maggior parte dei quali sono in versione originale); alcune versioni sono state riciclate, come “Avalancha” o “Hit me with your best shot”, altre sono del tutto inedite come “Monsoon” dei Tokio Hotel o “This love” dei Maroon 5.
Guitar Hero On Tour viene venduto insieme all’adattatore che simula la tastiera della chitarra.
Per giocare è bisogna tenere il Nintendo DS in verticale impugnandolo con la mano sinistra, tenendo le dita sui tasti colorati. La mano destra, invece, serve a “pizzicare” le corde virtuali che compaiono sullo schermo, utilizzando il plettro anch’esso in dotazione con il gioco.
E’ supportata anche la modalità a due giocatori che si rivela molto interessante.
Passando agli aspetti negativi possiamo dire che è proprio il sistema di controllo a prendere un brutto voto sia perché costringe ad una postura del polso (e della mano), alquanto scomoda, che dopo una mezz’oretta di gioco tende a stancarsi, sia per l’adattatore che tende a scollegarsi nei momenti più concitati del gioco (costringendo a riavviare la console).
Altra nota negativa è il numero di brani che si ferma a 25 (pochi rispetto al numero dei brani che ci sono negli altri titoli della serie) e non ne sono previsti altri scaricabili.



gli screens...









... ed ecco da cosa è composto il kit per giocare a Guitar Hero On Tour...




... ed il trailer di presentazione del gioco...




info: "Master Console" ottobre 2008
screens: IGN.com

martedì 21 ottobre 2008

Naruto: Ultimate Ninja Heroes 2: The Phantom Fortress

Il nuovo capitolo della famosissima serie di Naruto su psp si distingue dai precedenti per la presenza di uno “Story Mode”.
Il tutto inizia con l’apparizione improvvisa di un castello (non a caso il titolo è “La Fortezza Fantasma” ^^) che è famoso in quanto distrugge i paesi dove appare e adesso è apparso sopra il Villaggio della Foglia.
Per annientarlo Naruto e compagni dovranno scalare i 99 piani affollati di nemici da abbattere, alleati e i vari sottogiochi.
Il gioco prosegue con l’esplorazione delle stanze del castello e ogni stanza corrisponde ad un evento (un combattimento, un sottogioco o addirittura una sequenza animata); completato un evento si guadagneranno i “Punti Ninja” che consentiranno di sbloccare tanti extra come video, musica e immagini.
La scalata del castello servirà anche a scoprire il segreto della bella principessa Dusk.
Una pecca di questo titolo è il fatto di essere praticamente identico al primo (soliti personaggi, soliti scenari, solita meccanica di gioco e solito motore grafico) se non per il fatto che è stato aggiunto lo “Story Mode”, il che rende il gioco un po’ più potenziato rispetto al suo predecessore. Consigliato solo a chi non lo ha mai giocato sulla PSP.




alcuni screens per vedere come è il gioco...










...e per concludere ecco il video del trailer del gioco...




from: "Master Console" ottobre 2008
screens: IGN.com

giovedì 16 ottobre 2008

Google Lively

Google si lancia nel mondo del Web 2.0 con Lively, un ambiente virtuale di incontro tra utenti simile a Second life e alla futura Home di Sony.
Al servizio si accede tramite un normalissimo browser Web, permettendoci di creare un nostro avatar da utilizzare per interagire con gli altri utenti.
E’ possibile anche costruire un proprio ambiente e arredarlo secondo i propri gusti.
Google, però, a deciso che nei mesi prossimi lo sviluppo di Lively sarà ulteriormente ampliato per mettersi in diretta competizione con Second Life.









Ecco anche un video introduttivo...

info: "Win Magazine Giochi" ottobre 2008
images:
lively.tv, Gadgetell, Fredheas

video: YouTube

lunedì 13 ottobre 2008

Crysis Warhead

Non c’è alcun dubbio che gli sviluppatori di Crytek, capeggiati da Cevat Yerli, abbiano un’uguale propensione per gli aspetti tecnologici e per quelli narrativi. Crysis, infatti, non soltanto presenta un motore grafico all’avanguardia ed effetti speciali degni di una pellicola cinematografica, ma racconta anche una storia dalla trama complessa e articolata, ricca di colpi di scena e di situazioni insolite e inaspettate. In questo secondo capitolo di quella che, molto probabilmente, diventerà una trilogia da sapore epico, lasciamo i panni virtuali di “Nomad”, ovvero Jake Dunn, luogotenente della Delta Force, per assumere il ruolo di un altro personaggio già visto nel primo titolo, ossia Michael “Psycho” Skyes, un anti-eroe dalle poche parole e dai modi alquanto rozzi, ex ufficiale della SAS inglese.
Nelle vicende che verranno raccontate in Warhead, riprenderemo il filo delle sottotrame lasciate (volutamente) insolute nel primo titolo, e proseguiremo con la storia scoprendo interi nuovi capitoli.
Chi ha avuto la pazienza e l’abilità di terminare Crysis, infatti, sa che il finale lascia molti punti in sospeso, domande a cui non è ancora stata data una risposta.
Toccherà a questo nuovo capitolo (e in un futuro, con il terzo capitolo ^^) sciogliere tutti i nodi, e solo alla fine saremo in grado di scoprire tutti i retroscena della vicenda.
Di Skyes sappiamo poco, ad esempio che ha abbandonato la squadra di Dunn per unirsi a un’altra unità. I due si incontreranno solo dopo molto tempo.
Questo gioco racconta proprio le vicende del nuovo protagonista durante quella fase, mettendoci nei suoi panni e aumentando ulteriormente il ritmo frenetico dell’azione, dando contemporaneamente al giocatore maggiore controllo sul personaggio e più potere decisionale su come affrontare scenari aperti e vasti.
Ciò che i programmatori hanno voluto fare in questo nuovo Crysis, è cercare di spingere i giocatori a sfruttare appieno le caratteristiche della tuta nanotecnologica in dotazione ai soldati di queste unità, spronandoli a cercare soluzioni alternative e creative per la risoluzione delle varie missioni. Al contrario di quanto avvenuto con il primo capitolo della serie, però, tutto questo dovrà accadere rispettando dei requisiti tecnici di sistema più contenuti. Gli sviluppatori, infatti, avevano realizzato il primo gioco pensando a qualcosa che potesse rimanere competitivo anche negli anni successivi, sfruttando quindi al massimo la tecnologia delle DirectX 10 e, in prospettiva delle schede grafiche più potenti in uscita. Questo significava che un giocatore dotato di un PC di media potenza poteva visualizzare Crysis solo a una risoluzione contenuta, cosa che molti hanno reputato frustrante. Warhead, invece, è stato ottimizzato per una risoluzione elevata e un’ottima fluidità anche con sistemi non eccessivamente costosi e all’avanguardia, il che porta a una sorta di situazione paradossale in cui, anche sullo stesso identico computer, questo gioco arriva a girare in modo più fluido e rapido rispetto al suo predecessore!
Inoltre il sequel è compatibile con la DirectX 9, cosa che include un bacino d’utenza molto maggiore e permette anche a configurazioni più modeste di gestire i complessi scenari e effetti speciali in modo più che accettabile. Certo, risulta un po’ strano che il secondo capitolo sia riuscito a rendere effetti di luce addirittura migliori del primo utilizzando driver di una generazione precedente, illuminando dinamicamente le scene grazie al calcolo dei riflessi del sole sull’acqua e tenendo conto di minimi dettagli. Questo probabilmente andrà a discapito di altri processi tipici della tecnologia più avanzata delle DirectX 10, tuttavia, sembra Warhead non abbia nulla da invidiare a Crysis e, anzi, presenti un risultato davvero eccezionale. Tanto di guadagnato per tutti quelli che hanno deciso di non passare a Windows Vista (necessario per l’utilizzo delle DirectX 10) e che hanno preferito rimanere con il loro fido XP!
Tutto questo, comunque, ha permesso ai ragazzi di Crytek di concentrarsi maggiormente sull’esperienza di gioco pura e semplice e su una velocità d’azione e una spettacolarità raramente mai viste prima in un videogioco per PC. Ad esempio, tutti gli effetti di illuminazione verranno enfatizzati e resi ancora più realistici da un nuovo motore creato appositamente da reparto tecnico, nonché da un nuovo sistema di gestione grafica particellare capace di rendere le esplosioni, gli incendi e il fumo verosimili e incredibilmente convincenti.
Diamo un’occhiatina alla trama: come già detto ci ritroveremo nei panni di Skyes, nel bel mezzo di scontri tra le truppe Nord-Coreane e Americane, ricalcando in parte ciò che accadeva nel primo titolo, con entrambe le potenze mondiali che cercano disperatamente di sconfiggere il nemico e di mettere le mani sull’astronave aliena schiantatasi sulla Terra. A parte cercare di restare in vita, na nostra prima missione consisterà nell’aiutare le nostre truppe nelle zone “fredde” influenzate dall’astronave stessa, e cercare il punto di origine di uno strano segnale elettromagnetico dal significato misterioso.
Un passo avanti è un uso migliore dell’intelligenza artificiale, sia dei nemici sia degli alleati. Infatti quando saremo in squadra con un altro soldato, costui ci aiuterà attivamente, coprendoci le spalle e agendo astutamente.
Novità anche sul fronte delle armi con mitragliatrici Gatling a più canne o lanciagranate devastanti. Non mancano nuovi mezzi da pilotare, come autoblindi super-corazzati e armati di tutto punto o mezzi hovercraft agili e velocissimi. Anche la stessa tuta, simile a quella utilizzata da Nomad nel primo capitolo, avrà qualche miglioria.
Certo è che Skyes è più avvezzo di Nomad a un approccio “frontale”, dato il suo carattere particolarmente violento, ma questo non toglie che sia possibile (e, anzi, auspicabile) utilizzare la super-tuta in modo creativo, ideando dei sistemi alternativi per risolvere gli scontri senza sparare nemmeno un proiettile. Una di queste possibilità, che viene mostrata in modo esplicito in una scena d’intermezzo tra una missione e l’altra, prevede l’utilizzo della modalità mimetica della tuta per avvicinarsi silenziosamente a un avversario, il rapido cambio nella modalità di forza e l’utilizzo di questa energia extra per scaraventare il soldato avversario contro un muro, per poi tornare immediatamente nella modalità mimetica, nascondendoci in un angolo buio per non far intravedere nemmeno la nostra vaga e indistinta silhouette. ^^
Migliorato anche il multiplayer con nuove sfide a squadre.
Nota dolente la limitata longevità del gioco e l'esplorabilità dell'isola dato che non si può passare in alcuni punti come nel primo capitolo.

altri screen...



alcuni screens con le esplosioni...

... e ancora...


info: "Computer Week Giochi" settembre 2008

screens: IGN.com